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Anche quest’anno si è conclusa a Cassanigo la festa di San Luigi, protettore dei giovani. Come di consuetudine svoltasi nel primo weekend di settembre, a Cassanigo non sono mancate attività per adulti e bambini, e naturalmente la classica cena conviviale. Tutto è iniziato venerdì sera con una spaghettata a “lume di lampadina”, gli spaghetti proposti erano di tre tipi, la classicissima Carbonara (tra l’altro è stato anche il piatto più ordinato), la golosissima Re Artù e per i più piccoli il gustoso sugo al pomodoro e prosciutto, ad allietare la cena era stato allestito un dj-set d’eccezione, con varia musica per accontentare tutti i gusti.

La giornata di sabato è stata rivolta allo svago, a partire dai giochi per i più piccoli. Infatti al mattino è stata organizzato “Topolini in bicicletta”, dove si sono sfidati, suddivisi per categorie, quasi una ventina di bambini. Ovviamente poi non potevano mancare le sfide tra mamme e papà, che dopo aver fatto il tifo per i figli gli hanno rubato le biciclette per provare anche loro il percorso… con urla di incitamento, risate e ruzzoloni per terra ci siamo divertiti tutti. Al pomeriggio poi, dopo il pranzo al sacco, i catechisti avevano preparato altri giochi per i bambini, tra cui i classici “Re vecchio” e “campo neutro”. Questa fantastica giornata si è conclusa in serata con il derby tra le giovani promesse e le vecchie glorie (l’esperienza l’ha fatta da padrone). Ovviamente giocato nello “stadio di Cassanigo”, il campo è stato infatti rinnovato dopo la messa a nuovo da parte di alcuni giovani della parrocchia che durante il lock-down di questa primavera hanno lavorato duramente per pianeggiarlo, riseminare l’erba e ridisegnarlo per ottenere un campo regolare da calcetto.

Infine nella giornata di domenica durante la messa di San Luigi si è svolto il sacramento della Cresima celebrato dal vescovo Mario Toso, per l’occasione è stata allestita una basilica all’aperto sotto i magnifici tigli a fianco della chiesa.

Che dire, nonostante fossimo tutti un po’ titubanti nell’organizzare questa festa ai tempi del covid, siamo stati contenti, è stato un modo per trascorrere un po’ di tempo in compagnia, all’aperto, in sicurezza, con la leggerezza e la spensieratezza che ci mancano da quasi due anni a questa parte.

I zuvan d’Casanigh